Terapia metacognitiva2019-03-22T10:25:11+01:00

Terapia metacognitiva

La Terapia Metacognitiva (Metacognitive Therapy o MCT) si fonda su una teoria introdotta da Adrian Wells e Gerald Matthews (1994) ed è stata inizialmente applicata al trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzata (Wells, 1995, 2000, 2008) per poi essere estesa a tutti i disturbi d’ansia e alla depressione in seguito a numerosi studi di efficacia (per una sintesi vedi Norman, vanEmmerike Molina, 2014).

La metacognizione si riferisce a quei fattori cognitivi interni che controllano, monitorano e valutano il pensiero. La metacognizione è di vitale importanza per capire come opera la cognizione e come questa generi l’esperienza cosciente che abbiamo di noi e della realtà che ci circonda. La metacognizione è responsabile di quello a cui prestiamo attenzione e di quello che giunge alla coscienza; dà forma alle nostre valutazioni e determina le strategie che usiamo per regolare i pensieri e le emozioni (Wells, 2012).

L’approccio metacognitivo parte dal presupposto che i pattern di pensiero che si osservano nei disturbi psicologici hanno una qualità ripetitiva, auto-perpetuante e di rimuginazione che è difficile da tenere sotto controllo. Gli stati interni problematici sono strettamente legati a preoccupazioni, ruminazioni e strategie di controllo mentale maladattivi.

L’approccio metacognitivo indirizza il terapeuta verso l’utilizzo di strategie che possano rendere i pazienti in grado di sviluppare nuove modalità per relazionarsi ai propri pensieri e credenze. Ad esempio, la tendenza a preoccuparsi eccessivamente, a ruminare, a focalizzare l‘attenzione sulla minaccia e a far fronte al problema per mezzo dell’evitamento cognitivo interferiscono con il normale processo di adattamento psicologico e conducono ad un pensiero costantemente orientato al pericolo e, quindi, al mantenersi dei sintomi.

Il trattamento ha come obiettivo quello di insegnare al paziente a relazionarsi con i propri pensieri in maniera diversa, smettendo di opporvi resistenza e di compire elaborate analisi concettuali sospendendo gli stili maladattivi di rimuginio, ruminazione e monitoraggio costante della minaccia.

Secondo l’approccio metacognitivo, alcune persone rimangono imprigionate nel vortice della sofferenza emotiva perché la loro metacognizione, di fronte a determinate esperienze interiori, dà vita ad un modello particolare di risposta che contribuisce a mantenere e a rinforzare sia le emozioni che le idee negative. Il pattern in questione prende il nome di Sindrome Cognitivo-Attentiva (Cognitive Attentional Syndrome, CAS) e si manifesta con fenomeni di preoccupazione, ruminazione, focalizzazione dell’attenzione e con l’uso di strategie di coping e/o di autoregolazione disfunzionali.

La MCT si inserisce nel panorama delle terapie cognitive ma si differenzia dagli approcci classici perché parte dall’assunto che ciò a cui si presta attenzione non riguarda tanto le distorsioni cognitive quanto piuttosto il CAS che è contraddistinto da un eccessivo indugiare sui pensieri di tipo verbale sotto forma di rimuginii o ruminazioni. Tutto ciò si accompagna ad uno specifico bias attentivo, tale per cui il paziente focalizza l’attenzione sulla minaccia. Le cause dei disturbi psichici sono pertanto attribuibili ad un particolare stile cognitivo.

Bibliografia

  • Norman, N., vanEmmerik, A.A. & Morina, N. (2014). The efficacy of metacognitive therapy for anxiety and depression: a meta-analytic review. Depression & Anxiety, 31(5), 402-411.
  • Wells, A. (1995). Cognitive Therapy of Anxiety Disorders: A practice manual and conceptual guide. Chichester, UK:Wiley. Trad it. Trattamento cognitivo dei disturbi d’ansia. Milano: Mc-Graw-Hill
  • Wells, A. (2000). Emotional Disorders and Metacognition: Innovative Cognitive Therapy. Chichester, UK:Wiley. Trad it. Disturbi Emozionali e Metacognizione. Nuove strategie di psicoterapia cognitiva. Trento: Edizioni Erikson, 2002.
  • Wells, A.(2008). Metacognitive Therapy for Anxiety and Depression. New York:Guilford. Trad it. Terapia Metacognitiva dei Disturbi d’Ansia e della Depressione. Firenze: Eclipsi.
  • Wells, A., & Matthews, G. (1994). Attention and Emotion. A Clinical Perspective. Hove, UK: Erlbaum.